Claudia Silletti Tango
Forma Legale: Persona fisica
Forma Giuridica: Persona fisica / Privato
Denominazione: Claudia Silletti Tango
Il mio lavoro parte da un ascolto personale. Posso entrare in una dinamica di attenzione, cura, rispetto ed empatia verso l’altro solo a partire da un corpo “pronto” a percepire ed entrare in una relazione corporea dialogante. L’integrazione di tecniche di consapevolezza corporea tra cui lo yoga, il pilates, la danza mi permette di preparare le persone ad affrontare il viaggio di ogni abbraccio. Si tratta essenzialmente di un “lavoro a togliere”, volto a rendere consapevole e convogliare l’energia solo dove serve (una sorta di brookiano “lessi is more”), sia dal punto di vista fisico che emotivo e psichico. Per questo il focus iniziale è su 3 basi fondamentali: 1-Percezione e ascolto Quotidianamente ci muoviamo in maniera automatica e riprendendo un’espressione di A. Lowen, il padre della bioenergetica, “abbiamo perso la grazia” (“quando la metà superiore domina la personalità perdiamo la grazia naturale”). volgendo lo sguardo verso l’interno ci accorgiamo di tante piccole tensioni e contrazioni muscolari cristallizzate. Il percorso verso lo sviluppo di una coscienza del corpo determina un aumento della sensibilità agli stimoli interni ed esterni e un affinarsi della propriocezione. la salute non è assenza di dolore ma presenza di un basilare tono corporeo di piacere. 
 2-Respirazione Respirare profondamente è sentire profondamente. Se respiriamo in profondità nella cavità addominale, quella regione si anima. Se la nostra respirazione non è profonda reprimiamo sentimenti . 3-Radicamento e postura Radicarsi significa possedere una base di appoggio stabile. Essere consapevoli del peso del corpo, dell’asse e della gestione di questi elementi nello spazio. Nella storia del Tango è l’esigenza primaria dell’immigrante. Dal contatto con le fondamenta (sul piano fisico i piedi, prima base d’appoggio) posso costruire e sostenere l’edificio corpo (equilibrio, postura) fino a trovare nell’incontro e nell’abbraccio un equilibrio e una stabilità condivisa. in un buon ballo, come in un rapporto sano, le persone si cercano per condividere, a partire da un asse o da un “centro” personale da cui partire e a cui poter tornare.
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