Annullato - Nuova data film "poema Circular". Regia di A. Avataneo. Scritto da M. Mantelli - Ricalendarizzato a Merc 25 novembre 2020

Evento organizzato da: Etnotango Lcmm
Data evento : Wed 25/11/2020
Ora evento: 18:00
Ora fine evento: 19:30
Tipo evento: Spettacolo
Localita: Corso Duca Degli Abruzzi, 24, Torino , Torino
Locale: Aula Magna "giovanni Agnelli" Del Politecnico Di Torino

Viaggio quantico, surreale e musicale, su scorci di paesaggio di Torino sognati attraverso il tango. Con C. Gomez, A. Guerri, A. Boglione e la Lcmm.

A seguito dell’adozione del Dpcm 24 ottobre 2020 con il quale sono state adottate ulteriori misure di protezione rispetto alla diffusione del Covid-19 valide fino al 24 novembre 2020, ed in particolare a quanto previsto dall’art. 1 comma 9 lett. o), l’evento di proiezione del film Poema Circular inizialmente previsto in data 4 novembre ore 18 presso l’aula magna "giovanni Agnelli" del politecnico di Torino è rinviata a Mercoledi 25 Novembre ore 18, con modalità di accesso e organizzazione che rispettano la normativa Covid 19.Nell’ambito del calendario di Contemporaryart Torino Piemonte, la Casa De Tango by Etnotango in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’associazione Polincontri, organizza per Mercoledi 4 Novembre 2020 ore 18.00 presso l’aula Magna del Politecnico di Torino (sede di corso Duca degli Abruzzi 24), la proiezione del film corto indipendente Poema Circular. La Mente Poetica. (italia, '33, ultima versione). Regia di Alessandro Avataneo e soggetto di Monica Nucera Mantelli. Film cortometraggio surreale musicale su scorci di paesaggio di Torino, sognati in modalità circolare, attraverso il tango rioplatense. Segue una chiacchierata con gli Autori e lo slideshow di immagini di scena / backstage scattate da Andrea Caliendo e Sabrina Scanu. Ingresso gratuito sino a esaurimento posti. Accesso a partire dalle ore 17,30. Si consiglia di arrivare per buon tempo. Non è possibile prenotare.

L’appuntamento si svolge in collaborazione con il Politecnico, Facoltà di Ingegneria del Cinema, grazie alla valenza didattica della pellicola, capace di toccare temi annessi a ingegneria del cinema, produzione, territorio, paesaggio, architettura, design, ambiente, tecnologia.

Trailer del film
https://vimeo.com/154663613

Non è possibile prenotare.
Posti disponibili: 150.
Mascherina obbligatoria anche in sala e dati identificativi all'ingresso, secondo procedure in vigore Covid 19.

Evento FB
 https://www.facebook.com/events/803246347106581/


Si ringrazia lo Staff Comunicazione e Web Policomunica e la Logistica del Politecnico di Torino. Si ringrazia anche Polincontri per il sostegno tecnico all'iniziativa. Si ringrazia in particolare il Professor Marco Masoero (Politecnico) e Cynthia Burzi (Ufficio Stampa).


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PRESENTAZIONE


"Il film propone, tra note italiane, europee e argentine, la visione circolare e poetica di Torino, una città metropolitana, orgogliosa delle sue architetture di superficie e sotterranee, del fiume Po e della collina, che si annette oniricamente ai ricordi di Buenos Aires attraverso scenari muti e surrealmente danzati dai suoi protagonisti, lunari, o forse, chissà, sonnambuli. L’omaggio alla mente poetica di Saint John Perse – premio Nobel che considera l’arte come mezzo legittimo per interpretare la realtà, al pari, se non superiore, a quello logico - è un sottotraccia che si palesa sotto forma di sua voce originale, alternata a quella del poeta cantastorie che recita emblematicamente i versi “mais où sont les neiges d'antan?” («dove sono le nevi di un tempo?»), estratti dalla Ballata delle dame del tempo che fu di François Villon. Vi è poi una terza voce, calda, femminile e Argentina, che scandisce illusoriamente, come in un haiku, la ballata cinematografica. Per il resto, la narrazione vive senza necessità di dialoghi ed è anzi, è una pellicola prettamente musicale, per molti frangenti concepita per essere ballata dal pubblico. La vicenda è intercalata dal fil rouge simbolico del garofano, vero fiore del tango rioplatense, che i vari personaggi perdono e ritrovano nei loro passaggi multidimensionali, tra spirito e corpo. Tutto il dispiegamento scenico è ricco di simbologie legate ai riti iniziatici di passaggio. Una trama, quella di Poema Circular, costruita sulla scia elicoidale delle atmosfere di Borges, ferrer e Calvino. Una serie di scatole cinesi, in equilibrio geometrico tra nostalgia, spiritualità e ironia, ovvero di molteplici variazioni sui microcosmi tangueri, popolati da personaggi che si guardano - o si evocano - tra universi paralleli (l’aldilà / l’aldiquà), attraversando, come per mezzo di salti quantici, le epoche più remote degli anni Venti e Trenta della Guardia vieja con Francisco Canaro, sino ai tempi più contemporanei di Litto Nebbia, Roberto Goyeneche, Adriana Varela o degli attuali Torinovocalensamble e Max rrchter, tornando infine ai generi più amati da Astor Piazzolla, come lo Swing, il Jazz e la Classica di Gerwshin, Beethoven, Malher." ( Monica Nucera Mantelli)



PROTAGONISTI

I teatrodanzatori di Etnotango Lcmm (Libera Compagnia Musicale Migrante) & friends, la ballerina Ilaria Doato, il neofita Ippolito Ostellino, i Maestri di tango Alessandro Guerri e Anna boglione, la piccola Sofia e la partecipazione straordinaria dell’étoile argentina Carolina Gomez e dell’attore Stefano Ghione. Inoltre i musicisti Sara Terzano (Arpa), Roberto Mattea (percussioni) e John Osezuwa (bongo).  


PROIEZIONI 

Con il Patrocinio dell’ambasciata Argentina in Italia di Roma il film indipendente “poema Circular”, sviluppato su temi di paesaggio, territorio, danza su strada, fratellanza e trasformazione sociale intorno al Tango, è stato presentato presso il Salone Internazionale del libro di Torino nel 2014, il Planetario infini.to (2014), Borgo Medievale di Torino (2014). Nel 2015 viene ospitato sul maxischermo del grande palco Hyundai Fan Park di piazza Vittorio a Torino, per l’off del Torino Film Festival nel Procope Cafeclub di Torino, presso la Sala espositiva del Parco Le Vallere, presso la Sala Stampa Regione Piemonte per la notte delle Arti Contemporanee Città di Torino. Nel 2016 è Ospite nel Pre festival di Cinemambiente al Cinema Massimo (nell’ambito del Congresso mondiale architettura di Paesaggio Ifla con Paesaggi Metropolitani Città di Torino) e nell’ever Green Fest 2016 di Smart City presso Parco della Tesoriera di Torino per il format evento Green Tango, nell’auditorium Vivaldi di Torino nel 2018 per le Giornate Europee del Patrimonio e presso il Salotto delle Idee degli artigianelli nel 2019, nell’ambito della presentazione della Casa De Tango. La proiezione 2020 presso il Politecnico di torino è l’11ma.   OPERE Nel Film tra le opere artistiche inserite nei setting scenografici segnaliamo: opera Acceleratore di Particelle Catastali di Andrea Caretto e Raffaella Spagna (Parco Le Vallere); serie Tarocchi atlantidei di Dovilio Brero (Galleria Umberto 1°);  installazione Bancone Ocho design di Paolo Maldotti, fotografie Tango & Design di Luciano Gallino, progetto iconografico Un artista per quattro fotografi di Sinyus, Max Prono, Alessia micheletti, Lara Massa, sculture Opere Fiore dell’art-designer diego Maria Gugliermetto e Bracere Mago di Oz by Borella Design  (procope Cafeclub Artigianelli). Si ringrazia per il sostegno agli arredi nell'ex Procope Galliano Habitat e Consorzio San Luca.(Oculus by Tricerri).  


RECENSIONI


 “E’ il “guardare” l’altro elemento chiave del corto di avataneo. Da un lato c’è lo sguardo dello spettatore che si posa sul film, su torino ma soprattutto su quei personaggi surreali, quasi bunueliani, per il loro distacco, per la loro perseveranza e imperturbabilità; e dall’altro c’è lo sguardo dei personaggi stessi, che, forse nella sequenza più bella del film, richiamano a sé lo spettatore, lo interrogano con occhi abbandonati, inquietanti, speranzosi e freddi al tempo stesso. Del resto lo abbiamo capito, siamo nel regno di anime che si cercano, forse in un sogno, per un contatto non solo fisico ma anche spirituale, emotivo, emozionale.” (Mauro Brondi)  


 “Trentatré minuti di ermetismo emozionale…per un film muto che riporta alle Mary Pickford o, ancor più “sul pezzo”, ai Rodolfo Valentino di un Secolo fa, in cui a parlare sono le visioni ed i suoni. Proprio il soundtrack appare aver vinto una vera sfida: quella della fusion tra Piazzolla, beethoven e, addirittura Mahler, e, altresì, trionfano le immagini e la fotografia rappresentanti i luoghi aulici di una Torino ancora e sempre barocca assieme ai corpi dei ballerini-spiriti che paiono prendere vita come da uno schiaccianoci ciaikovskjano avvinti in una possessione danzante che non ha mai fine.” (Paolo Turati)  


 “Non è un documentario con personale intento celebrativo o propagandistico del regista. E’ ammirazione spontanea, mai forzata né nostalgica d’una particolare “grande bellezza” con inquadrature che ricordano suggestioni di T Malick e di p. Sorrentino. Non sono da prendere alla lettera le scansioni temporali e locali del film. Esso invita a pensare al presente e a ripensare ad un indeterminato passato. Offre allo spettatore interpreti con “divise” d’oggi, bianche, e di ieri, nere: nell’ultimo episodio addirittura con paludamenti cangianti. in realtà ciò che tutto e tutti unisce, ma senza confondere personaggi e circostanze, connotati gli uni e le altre d’individualità di eventi, è l’onnipresente colonna sonora caratterizzata da un ritmo inconfondibile. lo spettatore ammira gentilezza, grande rispetto reciproco dei partecipanti al coro, nessuno dei quali è tentato d’emergere sugli altri, generosa partecipazione condivisa nell’offerta floreale d’una simbolica rosa* rossa per iniziativa dell’anziano neo aedo Demodoco che, assunto il ruolo di corifeo, invita i coreuti d’ambo i sessi ad imitare il gesto suo gentile. colpisce la positiva mancanza di gerarchie: qui tutti sono pari in dignità, grado, età e distinzione umana. Le sigla simbolica dell’affettuoso incontro e accettazione nel coro d’una bambina invitata a partecipare alla gioia comune, la dice chiara sullo spirito che informa il film. la sequenza conclusiva vuole esprimere quell’impalpabile ma evidente soffio spirituale che anima il candido coro. nella sua esibizione finale sul monumentale sfondo mariano del colle torinese entra con nostra sorpresa la contaminazione della settima sinfonia di Beethoven dedicata alla danza. quella musica, proprio perché extradiegetica, unica licenza, accostata senza pretese di improponibili paragoni alla solita colonna sonora, aggiunge valore semiologico alla danza argentina: l’arte, quando è tale, non è né di ieri né di oggi, è eterna e universale. Tutti d’ogni tempo e luogo ne beneficiano e godono della sua eterna bellezza. in una proiezione breve non possono sfuggire piccoli particolari degli interpreti: l’ampio gesto che invita a guardare lontano oltre l’orizzonte, la sorrisa paroletta breve sussurrata all’orecchio del vicino, l’occhio smarrito che pare sorpreso dal gesto amico scambiato con spontanea semplicità, il sereno cerchio del coro raggruppato attorno all’aiuola verde in silenzioso ascolto del ritmo che incalza. l’inevitabile riproposizione della sceneggiatura sullo sfondo del paesaggio urbano torinese e il prevaricante volume musicale sulla visione sono superati dal movimento circolare dei coristi, che di tanto in tanto ripropongono la figurazione perfetta, che li avvolge in simpatica umana amicizia. I due tipi di sfondo di fronte al quale la danza quasi ‘aleggia, invitano lo spettatore all’immersione fiduciosa nella bellezza materna della natura e alla gioiosa fruizione dell’arte. (Adelio Cola)  


Regia di Alessandro Avataneo

Soggetto di
Monica Nucera Mantelli  


Patrocini istituzionali


 Regione Piemonte, Ambasciata Argentina in Italia di Roma, Città di Torino, Fondazione Accademia italiana del Tango di Roma, AIAPP  


Partner tecnici
 

 Collegio Artigianelli – Procope Cafeclub - Opera torinese del Murialdo, Parco del Po e della collina torinese, Borgo Medievale di Torino - Fondazione Torino Musei, Gtt Gruppo Trasporti Torinesi, Aires Nuevos, Etnotango  LCMM  


CAST


LCMM Libera compagnia Musicale Migrante
 Ilaria Doato, Ippolito Ostellino Alessandro Capellaro y Anna Cervasio Antonio Tartaglia, Demetrio Marrara, Elisabetta Fanzago, Francesco Calabrò, Gianni Lauto,   Mario Gangi,   Monica N. Mantelli, Patrizia Milani, Pierandrea Ferro, Raffaella Virdò, Rosario Rauber, Rosi Papapietro,   sylvia Mendoza, Valerio Di Monte, Viviana Lovotrico, Ana M. Lanata

Etnotango Friends

 Angela Samiolo, Donatella Capurso, Elena Ferro, Mariateresa Citrino, Maricarmen Lecuna, Raffaella Riello  


Con la partecipazione straordinaria dei Maestri

 CAROLINA Gomez - Alessandro Guerri e Anna BOGLIONE  


 e con l’attore Stefano GHIONE  


e la partecipazione
della piccola Sofia



Musicisti e musiche originali

SARA Terzano arpa,   roberto Mattea percussioni

John Osezuwa bongo  


E inoltre con le Comparsate di
Sergio Allamandola e Angela Calia, Angelo Ciotti, Donatella Mosso, i Maestri Fulvio Brizio e Jolanda Castiglia, Miguel Capriolo, Graziello Lo Duca, Andrea Rubino, Alessandra Lofino, Maria Teresa Marcato, Paolo Sesia, i Maestri Lorenzo Merlone e Ornella Micol, Silvano Parrotta, Susanna Ponzone, Ivo Carrozzini, la Maestra Sarah Messina, Nicoletta Chiorno, Roberto Tentoni, il Maestro Luciano Sutera Sardo, il Maestro Oscar Gauna, il Maestro Filippo Monici, Alessandro De Giuli e Barbara Truccone, Rudy Basile, Fulvio Trivero, Teresa e e tanti altri. Ci scusiamo anticipatamente per eventuali persone che non siamo riusciti a identificare durante le riprese in Galleria San Federico (evento di street milonga per il "decennale Olimpiadi Invernali 2006 - 2016 di Torino).  


Colonna Sonora

Estratti musicali da
Max Richter, Vivaldi - Le Quattro Stagioni - David Lang, I lie - eseguito da Torino Vocal Ensemble - Francisco Canaro ,poema - Ferruccio Busoni, Berceuse élégiaque  - Roberto Goyeneche - Adriana Varela - Lito Nebbia, Tango de los abuelos, los padres y los hijos - Roberto Grela, Tango Triste - George Gershwin, Summertime -    L. V. Beethoven, Sinfonia n.7 Allegretto   - Gustav Mahler, Sinfonia n.2 - Daniel Melingo, Sin Luna - Astor Piazzolla, Encuentro – Olvido - Fuga  


Voce narrante femminile
Vivi Lovotrico


Voce fuoriscena  Saint John Perse (estratto dal suo discorso alla consegna del Nobel nel 1960)


Poesia originale recitata al femminile Autore al Pierandrea Ferro


Allestimenti scenici, Locations, Casting e Costumi Monica N. Mantelli  


Segreteria di produzione e organizzativa
Irene Fusi - Ana Maria Lanata  


Fotografie backstage:
Andrea Caliendo, Sabrina Scanu  


Media Partner
Editango di Ivo Carrozzini

PROIEZIONI Con il patrocinio dell’ambasciata Argentina in Italia di Roma il film indipendente “poema Circular”, sviluppato su temi di paesaggio, territorio, danza su strada, fratellanza e trasformazione sociale intorno al tango, è stato presentato presso il Salone Internazionale del libro di Torino nel 2014, il Planetario Infini.to (2014), Borgo Medievale di Torino (2014). Nel 2015 viene ospitato sul maxischermo del grande palco Hyundai Fan Park di piazza vittorio a Torino, per l’off del Torino Film Festival nel Procope Cafeclub di torino, presso la Sala Espositiva del Parco Le Vallere, presso la Sala Stampa regione Piemonte per la Notte delle Arti Contemporanee Città di Torino. Nel 2016 è Ospite nel Pre Festival di Cinemambiente al Cinema Massimo (nell’ambito del Congresso mondiale Architettura di Paesaggio Ifla con Paesaggi metropolitani Città di Torino) e nell’ever Green Fest 2016 di Smart City presso parco della Tesoriera di Torino per il format evento Green Tango, nell’auditorium Vivaldi di Torino nel 2018 per le Giornate Europee del patrimonio e presso il Salotto delle Idee degli Artigianelli nel 2019, nell’ambito della presentazione della Casa De Tango. La proiezione 2020 presso il Politecnico di Torino è l’11ma.